Perché il cellulare influisce sul sonno?

Tra gli aspetti di igiene del sonno del percorso per curare l’insonnia che propongo nel mio studio c’è sempre l’approfondimento sulle abitudini relative all’uso del cellulare a letto.

E’ infatti impensabile non affrontare il tema di ciò che, anziché creare le condizioni migliori per favorire il buon sonno, le ostacola.

Durante i colloqui con i miei pazienti ho potuto constatare un’abitudine molto diffusa, soprattutto tra i più giovani: tenere acceso il cellulare durante la notte e guardarlo più volte prima di addormentarsi o quando non si riesce a prendere sonno.

Le ricerche hanno messo in luce le conseguenze negative di questo comportamento.

Sappiamo infatti che il nostro corpo si affida ai ritmi circadiani per regolare il ritmo sonno-veglia. Il ritmo circadiano è un processo biologico di 24 ore che segue il ciclo naturale di luce e oscurità, inducendoci a dormire quando è buio e a stare svegli quando c’è luce. Durante la notte, il corpo risponde all’oscurità producendo melatonina, un ormone che segnala l’arrivo del sonno.

Tuttavia, il nostro cervello è estremamente sensibile alla luce, in particolare alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici come i telefoni cellulari. L’esposizione a questa luce blu può ritardare la produzione di melatonina, rendendo più difficile addormentarsi. Nel tempo, questa mancanza di melatonina può portare a problemi di insonnia e affaticamento.

Inoltre, gli studi indicano che la luce blu può influenzare la qualità del sonno, riducendo il tempo trascorso nelle fasi a onde lente e nel sonno REM (la fase più profonda del sonno).

Da qui si capisce il motivo per cui è sconsigliato l’utilizzo del cellulare a letto.

Dormire bene è importante e tu sai quanto lo è per sentirti in piena forma al lavoro, a scuola e, in generale, in ogni ambito di vita.

E attenzione che dire “ma sì, tanto guardo il cellulare solo un attimo” non è una buona scusa. Anche se per poco, è sufficiente ad attivare la tua attenzione e ad allontanarti dalla perdita di vigilanza che invece dovrebbe verificarsi con naturalezza.

Lo so, provare non è facile, soprattutto quando è una abitudine che protrai da molto tempo. So anche che se provi e poi non ci riesci, ti coglie lo sconforto che rischia di farti desistere dal continuare.

Se invece sei convinto a metterti in gioco, come puoi fare?

Che dire, inutile girarci intorno, ci vuole disciplina. Comincia a spegnere il cellulare e a lasciarlo lontano dalla tua portata, per esempio in un’altra stanza. Puoi anche chiedere ai tuoi conoscenti di non mandarti messaggi dopo una certa ora.

Devi utilizzare il cellulare per motivi di lavoro o di svago?

In questo caso, il consiglio è di darti un tempo. Interrompi qualsiasi attività che comporti l’utilizzo di dispositivi a luce artificiale almeno 20 minuti prima di andare a dormire, in modo da predisporre il corpo al riposo.

Foto di Onur Binay su Unsplash

Dott.ssa Mara Vesco – Psicologa e Psicoterapeuta

Mara Vesco

Psicologa e Psicoterapeuta sistemico-relazionale, Master in Psicologia dell’invecchiamento. Lavora principalmente con adulti, anziani, persone con disabilità, coppie e famiglie. Ha esperienza nel trattamento non farmacologico dell’insonnia. Continua a leggere...