Invecchiare con garbo

Non è facile invecchiare con garbo.

Bisogna accertarsi della nuova carne, di nuova pelle,

di nuovi solchi, di nuovi nei.

Bisogna lasciarla andare via, la giovinezza,

senza mortificarla in una nuova età che non le appartiene,

occorre fare la pace con il respiro più corto,

con la lentezza della rimessa in sesto dopo gli stravizi,

con le giunture, con le arterie, con i capelli bianchi all’improvviso,

che prendono il posto dei grilli per la testa.

Bisogna farsi nuovi e amarsi in una nuova era,

reinventarsi, continuare a essere curiosi,

ridere e spazzolarsi i denti per farli brillare come minuscole

cariche di polvere da sparo. Bisogna coltivare l’ironia,

ricordarsi di sbagliare strada, scegliere con cura gli altri umani,

allontanarsi dal sé, ritornarci, cantare, maledire i guru,

canzonare i paurosi, stare nudi con fierezza.

Invecchiare come si fosse vino,

profumando e facendo godere il palato,

senza abituarlo agli sbadigli.

Bisogna camminare dritti,

sapere portare le catene,

parlare in altre lingue,

detestarsi con parsimonia.

Non è facile invecchiare,

ma l’alternativa sarebbe stata di morire

ed io ho ancora tante cose da imparare.

 

Cecila Resio, le istruzioni, tratta da: l’Odore dei Leoni, ed. Youcanprint, 2016

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