7 miti sulla depressione

La depressione è spesso concepita come una sorta di “raffreddore” dei disturbi mentali, in virtù della sua diffusione. Secondo le statistiche, nel corso della vita, ad 1 persona su 9 potrebbe essere diagnosticata una condizione di malessere depressivo. A differenza di altre condizioni di sofferenza psicologica, la depressione ha delle ricadute su ogni aspetto della vita e sulle modalità di entrare in relazione con gli altri.
Ecco i sette miti più comuni sulla depressione.

1. Se sono depresso significa che sono “pazzo”, oppure sono un debole.

Trovarsi in una situazione di sofferenza psicologica come la depressione non significa essere “pazzi”, semplicemente significa che si sta attraversando un periodo particolarmente delicato della propria vita. Si può soffrire di depressione, indipendentemente dal fatto di essere “debole” o forti.

2. La depressione è una malattia medica, proprio come il diabete.
La depresisone è un disturbo complesso che può avere radici psicologiche, sociali e biologiche. Il trattamento della depressione che si concentra esclusivamente sulle sue cause fisiche- ad esempio, attraverso la sola somministrazione di farmaci- può essere scarsamente efficace.

3. La depressione è solo una forma estrema di tristezza o di dolore.
Nella maggior parte dei casi, la depressione non è tristezza ordinaria o dolore per una perdita. Se così fosse, la maggior parte delle persone si sentirebbero meglio con il passare del tempo. Nella depressione, il tempo da solo non aiuta, né la forza di volontà. Essere depressi significa provare uno schiacciante sentimento di tristezza e di disperazione, ogni giorno e per nessuna ragione.

4. La depressione colpisce solo anziani, persone perdenti e donne.
La depressione non discrimina in base all’età, al sesso e alla personalità. La depresisone può riguardare uomini, donne, anziani, adolescenti, giovani, persone forti e deboli.

5. Dovrò assumere farmaci o andare in terapia per il resto della vita.
Mentre alcuni medici e anche alcuni professionisti della salute mentale ritengono che i farmaci possono essere una soluzione a lungo termine per le persone che soffrono di depressione, la verità è che la maggior parte delle persone con depressione ricevono un trattamento solo per un determinato periodo di tempo. La quantità di tempo varia da persona a persona in base alla gravità della condizione clinica, la maggior parte delle persone che hanno la depressione non devono assumere farmaci per il resto della loro vita (o andare in psicoterapia per il resto delle loro vite).

6. Tutto ciò che serve per trattare efficacemente la depressione è un antidepressivo.
Affrrontare la depressione non è così facile come prendere una pastiglia. La psicoterapia in combinazione con farmaci può essere il miglior trattamento.

7. Sono condannato!I miei genitori (o nonni o uno zio) avevano la depressione.
Dalle ricerche risulta che avere un parente con la depressione aumenta solo marginalmente  il rischio di soffrire di depressione (10-15%). Durante la nostra infanzia, i nostri genitori e i parenti, ci hanno trasmesso le loro strategie comportamentali e mentali necessarie per fronteggiare le situazioni che si presentano nel corso della vita, ma che possono non essere sempre efficaci quando si tratta di affrontare condizioni di malessere come la depressione (ciò ci rende più vulnerabili rispetto ad essa).

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Il mio pensiero

I miti sono credenze relative ad un certo argomento che hanno a che fare con immagini e credenze trasmesse nel corso delle conversazioni. Se da una parte i miti che riguardano la depressione ci permettono di dare una prima lettura a questa condizione di sofferenza, dall’altra possono impedirci di guardare aspetti mai presi in considerazione e soprattutto di affrontare le situazioni in modo diverso perchè diamo per assodate determinate premesse. Questo articolo è utile per fermarsi a riflettere su alcuni dei miti più diffusi riguardanti la depressione.

Dott.ssa Mara Vesco – Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale

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